Melissa Satta e Christian Vieri hanno deciso di parlare per la prima volta della loro storia d’amore attraverso la rivista Vanity Fair. Nell’intervista Melissa e Bobo ci raccontano il loro primo incontro, i periodi difficili e di come la lontananza forzata abbia fortificato il rapporto.
Bobo Vieri: “Mi ricordo bene del primo incontro in Sardegna. Lei aveva 18 anni, non avevo mai visto una ragazza così bella. Però era fidanzata. Le ho detto: vedrai che fra tre anni ci mettiamo insieme. Lei si è messa a ridere. Non sono un gran filosofo. Non mi piace fare programmi a lunga scadenza. Non ho mai pensato a un dopo. La mia vita è il calcio e quando ho cominciato a pensare che non avrei giocato più, perché il mio ginocchio non avrebbe retto una seconda operazione, ho creduto che la mia vita fosse finita. Ero angosciato, depresso, insopportabile. Melissa è sempre stata con me, ho capito che non era una storiella. Melissa è una compagna straordinaria, dolce, vera, presente. L’unica in grado di darmi serenità.
Melissa Satta:“Me lo merito. I due anni più brutti della vita di Bobo li ho trascorsi con lui. Ora sento che insieme possiamo superare qualunque ostacolo. Ho solo cercato di capire il dolore di un uomo che era sempre stato un campione. E mi sono trovata in una situazione più grande di me. Ma stargli vicino mi è venuto naturale. Bobo ci ha messo tanta volontà, ha tirato fuori una forza d’animo che mi ha profondamente colpito. Abbiamo imparato molto l’uno dall’altra. Bobo non esterna mai. Magari sembra tranquillo e invece si rode dentro. È impassibile, eppure soffre come un matto. Il mio più grande vanto è quello di avergli insegnato a parlare. Non sono mai stata paziente, anzi: direi piuttosto egoista e menefreghista. Mi sono migliorata, e ho migliorato lui”.
Nell’intervista la bella velina parla anche di Elisabetta Canalis, ex storica del calciatore:“Che cosa dovrei temere? Con la Canalis c’è già stato, e non si sono trovati. Non ho nulla contro di lei, non ci conosciamo, ma rivali non direi proprio. Sono certa di essere un’altra storia. Lei e io siamo persone completamente diverse. Forse l’unica cosa che abbiamo in comune è il fatto di essere state tutte e due veline. Ma la Canalis è uno scheletro che resta nell’armadio”.
