Ecco i 3 personaggi chiave del Festival di Sanremo 1° puntata, musica a parte (nell’edizione di quest’anno più coraggiosa del solito)…
Il mio commento non è così a caldo visto che ho avuto modo di discutere durante il giorno e valutare gli ascolti e le opinioni…Il verdetto?
Sono contenta per questa prima puntata: lo spettacolo aveva una struttura, si sentiva lo spessore di una ricerca non banale, le scelte musicali e i testi non erano tutti così scontate e romanticamente ruffiani (vedi afterhours purtroppo incompresi), Bonolis ha saputo tenere in piedi gli interventi senza compiacersi troppo e dando spazio a tutte le voci (ha gestito in maniera signorile l’intervento di Grillini spiegando che la canzone di Povia è lo specchio di una storia e non l’opinione che l’omosessualità sia una malattia da cui dover guarire)-
E veniamo ai grandi protagonisti: Benigni ha dato il meglio di sè spaziando dalla satira politica (la chicca delle leggi ad quattrum personam riferita a berlusconi era fantastica) all’accorato appello all’amore, al miracolo di quando è reciproco e a quanto sia trascurabile la natura sessuale di chi lo dà e lo riceve. Intervento che voleva sedare le polemiche sul testo della canzone di Povia che a mio parere sono state eccessive, visto che nel testo stesso si specifica che l’omosessualità non è una malattia da cui ci si auspichi di dover guarire.
La verità è che si tratta di una forma d’amore indirzzata semplicemente allo stesso sesso. E’ così semplice eppure per tanti tanto difficile da mandar giù.
PS: valletta assolutamente trascurabile, come i suoi abiti. Il tocco frivolo lo dovevo mettere…
premetto che sono un accanito denigratore del festival, però è molto + facile offendere quelli di baudo; il babolo stavolta ha fatto centro….a parte le gag tra lui e laurenti rubate a totò