Sanremo: vetriolo e musica!

Non potevamo esimerci nemmeno noi…e la cosa non mi dispiace visto che la prima puntata del Festival è da sempre un must delle mie serate di febbraio (sto anche invecchiando ma è lo spirito italiano che si fa sentire)…
Parto dalla cosa più frivola, quindi dagli abiti di Andrea Osvart (sulla beltà ungherese nulla da dire). Quando ho letto che erano di Dior un senso di delusione mi ha invasa: dai il vestito fucsia tempestato da cristalli colorati era veramente superatissimo e per niente all’altezza…e proseguendo non è che la situazione sia migliorata (meglio il taglio dell’abito rosa pallido ma sempre sti brillocchi a rovinarlo, quello al ginocchio aveva delle decorazioni nere messe a caso)..ovviamente nulla da ridire sul corpo che li indossava: delizioso e aggraziato ma disabitato da quella verve e quella padronanza che il palco di Sanremo imporrebbe…ups mi serve del siero antivipera

Eccomi tornata, a livello di look non c’è granchè da segnalare: le sneakers tricolore di Chiambretti erano la cosa più divertente, Fabrizio Moro era vestito come lo scorso anno, i Frank head erano abilmente travestiti, la Tatangelo era incommentabile, John Richmond dopo stagioni dark e dettagli glam-rock mi ha sfoderato sto look da vedova sexy che può donare solo alla Bellucci silente, per non parlare del trucco ma guardiamo avanti…l’aura ha tentato di essere moderna, non so se il tentativo sia riuscito ma con quella voce voglio perdonarle tutto!

Finalmente sono passata a parlare di musica: dunque l’aura la migliore, spiritosi i Frank head con un simil ska balcanico che ti fa scuotere dal torpore, per ultimo cito Frankie HI-NRG che per lo meno sfida la miseria dei testi d’amore con qualcosa di più impegnato…sugli ospiti cala un velo di assoluta tristezza: il corpo di ballo del musical “high school musical” era imbarazzante come la scarpa volata pesantemente dal piede della semi-ballerina…il siparietto di Lenny kravitz era fragrante come una pizza riscaldata…Pippo è sempre Pippo!